Marxismo Vivo. Il secondo numero della nuova serie
Editoriale di Francesco Ricci
Il primo numero di questa nuova serie di Marxismo Vivo ha ricevuto un'ottima accoglienza da parte dei lettori. Diversi di voi hanno anche risposto alla nostra richiesta di critiche e suggerimenti per ulteriori miglioramenti: alcuni già introdotti da questo numero, altri dal prossimo. Continuate a scriverci (alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) per criticarci e suggerire ulteriori migliorie: è per la redazione un aiuto prezioso.
Come avevamo promesso nel numero di ottobre scorso, che ha inaugurato un cambiamento nel formato, nella grafica e nel taglio della rivista, proseguiamo l'innovazione introducendo da questo numero una nuova sezione, dedicata a «dibattiti e polemiche»; e due nuove rubriche: «concetti basilari del marxismo» e «introduzione alla lettura dei classici». Due rubriche con cui vogliamo cercare di rendere accessibili, senza banalizzare, temi in apparenza difficili.
Continua in questo numero la rubrica di «recensioni», che dal prossimo numero vorremmo estendere, aumentando lo spazio per segnalare e criticare nuovi libri usciti.
Dando ora un rapido sguardo ai contenuti di questo numero
La sezione «attualità» è dedicata a un ricco dossier sulla crisi dell'ordine mondiale e sulla lotta tra imperialismi declinanti ed emergenti. Gli Stati Uniti nel secondo mandato di Trump (nell'articolo di Espi Ramò, militante statunitense); l'avanzata dell'emergente imperialismo cinese (nell'articolo di Felipe Alegria, dallo Stato spagnolo); il consolidamento dell'imperialismo russo guidato dal regime di Putin (Florence Oppen, dagli Usa). Cioè i principali dibattiti che attraversano il movimento operaio. Affrontati a partire da un recupero degli imprescindibili strumenti di analisi dell'imperialismo che ci ha fornito oltre un secolo fa Lenin (Gustavo Machado, Brasile).
Sempre in questa sezione affrontiamo uno dei principali fatti della lotta di classe degli ultimi mesi: il rovesciamento della sanguinaria dittatura degli Assad in Siria. Lo facciamo con due articoli di Fabio Bosco (Brasile, di ritorno da un reportage in Siria) che si occupa delle posizioni «campiste» di tanta parte della sinistra mondiale e del ruolo contro-rivoluzionario dello stalinismo siriano.
La sezione «Storia e teoria marxista ospita gli articoli di due militanti italiane. Un saggio di Fabiana Stefanoni esamina il concetto di «alienazione» in Marx; e Laura Sguazzabia ricostruisce le modalità con cui i primi governi bolscevichi affrontarono l'oppressione di genere.
La nuova sezione «Dibattiti e polemiche» ospita un articolo di Matteo Bavassano di critica all'involuzione del pensiero di Saito Kohei sulla questione ambientale.
Venendo alle già annunciate rubriche fisse. Gustavo Machado (rubrica «Concetti basilari del marxismo») affronta i concetti di classe e lotta di classe. L'autore di questa presentazione (rubrica «Introduzione alla lettura dei classici») analizza contesto e testo del più importante dei classici: il Manifesto del Partito Comunista.
Completa questo numero la rubrica «Recensioni» che si occupa, per la penna di Joana Salay (Brasile) dell'opera (da poco edita in Brasile) del grande storico e sociologo russo Rogovin.
Come dicevamo nel numero scorso, lo scopo che si prefigge questa rivista è quello di far appassionare i lettori allo studio del marxismo. Non un marxismo inteso come teoria riservata ad astratti dibattiti accademici o come passatempo per intellettuali: ma, come la intendevano i suoi fondatori. Cioè, come sintetizzò efficacemente Engels, contro coloro che già ai suoi tempi volevano circoscrivere l'accesso alla teoria marxista ai «sapienti», «non un dogma ma una guida per l'azione» rivoluzionaria. Per questo Marxismo Vivo vuole essere una rivista utile in primo luogo a operai e studenti in lotta, ad attivisti e militanti impegnati per far trionfare le prossime rivoluzioni.
Buona lettura: e aiutateci ad aumentare la diffusione della rivista.
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