Brasile: giustizia per Bruno e Dom!
Pstu – Brasile*
Una settimana dopo la loro scomparsa, il peggio è tragicamente confermato. I corpi ritrovati la mattina di lunedì 13 giugno 2022, in un’area remota dell’Amazzonia, sarebbero quelli del ricercatore, esperto di popoli indigeni, Bruno Pereira e del giornalista britannico Dom Phillips. Secondo un resoconto de The Guardian, i corpi sarebbero stati legati ad un albero. Ancora nessuna conferma ufficiale riguardo la loro identificazione.
È l’ennesimo crimine perpetrato dal governo brasiliano, che ogni giorno si impegna a distruggere l’Amazzonia, a sterminare le popolazioni native, a difendere gli interessi dell'agrobusiness, dell’industria del legname e delle miniere, a scapito dei boschi e delle riserve indigene. Un governo che non bada a spese per la demolizione e la vendita all'asta di ogni singolo presidio di protezione ambientale o indigena, e che, inoltre, perseguita chiunque gli si opponga. Proprio come fece con Bruno Pereira, espulso dal Coordinamento Generale degli Indigeni Isolati, dopo essere stato referente della Funai (Fondazione nazionale brasiliana di protezione degli Indios), per aver condotto un’azione contro i cercatori d’oro.
Il governo Bolsonaro, utilizzando un falso discorso nazionalista, consegna il patrimonio e la l’Amazzonia all’imperialismo e, come ha dimostrato di recente offrendo la foresta al multimillionario Elon Musk, si dimostra servile ai massimi livelli.
Bolsonaro ha esternato tutto il suo disprezzo verso le popolazioni native, verso chi lotta per la loro difesa, anche verso la libertà di stampa; e l’ha fatto quando, in un clima di commozione pubblica provocata dalla scomparsa di Bruno e Dom, ha incolpato le stesse vittime affermando che i due si fossero imbarcati in «un’avventura non raccomandabile». Versione ribadita dal vicepresidente Mourao, che ha attribuito al ricercatore e al giornalista la responsabilità di essere entrati in una regione «pericolosa» senza «avvisare efficacemente le autorità competenti»: queste dichiarazioni sono false.
Il governo Bolsonaro, che oltretutto incentiva la violenza contro indigeni, giornalisti e attivisti, è il responsabile diretto di questo crimine, messo in atto con la certezza e la consapevolezza di impunità. Tutto ciò fa parte del suo progetto autoritario di persecuzione, tortura e sterminio di attivisti e avversari.
Noi non dimenticheremo! Giustizia per Bruno e Dom! Cacciamo Bolsonaro e Mourao, ora!
(13 giugno 2022)
*Sezione brasiliana della Lit-Quarta Internazionale