NO AI LICENZIAMENTI
SOLO CON LA LOTTA SI DIFENDE IL POSTO DI LAVORO
Seguiamo l'esempio dei lavoratori dell'Iris di Sassuolo e dell'Emilceramica di Solignano
E sono solo pochi esempi tra i tanti! Tutto questo avviene
mentre in tutta Italia sono ormai
milioni i lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro, molti -
precari, donne e immigrati per primi - senza nemmeno il diritto agli
ammortizzatori sociali (e, nel caso dei lavoratori immigrati, con la
conseguente perdita del permesso di soggiorno).
Perché le fabbriche e le aziende chiudono? perché i padroni, di fronte alla crisi del sistema economico, vogliono preservare i loro profitti miliardari scaricando tutti i costi sui lavoratori! Dopo essersi arricchiti sulle spalle degli operai imponendo turni pesanti, salari miseri (soprattutto di fronte al caro vita), contratti precari, oggi non si fanno problemi a lasciarci a casa! Preferiscono chiudere le aziende piuttosto di mettere a rischio le ricchezze che si sono costruiti grazie al nostro lavoro! E ai lavoratori lasciano solo miseria e disoccupazione.
E il governo Berlusconi che fa? Taglia i servizi sociali, come la sanità, e smantella le scuole dei nostri figli (a San Martino un intero istituto rischia la chiusura). Contemporaneamente, sperpera miliardi per aumentare le spese militari (che servono solo ai profitti dell'Eni e dei grandi capitalisti italiani) e regala altri soldi a padroni e banchieri (come se non ne avessero già abbastanza) togliendoli ai servizi pubblici!
Bisogna respingere fin da subito questo attacco ai lavoratori: quando saremo tutti disoccupati non avremo più la forza per farci sentire. Occorre scendere in campo, seguire l'esempio dei lavoratori dell'Iris di Sassuolo che, qualche settimana fa, di fronte alla prospettiva del licenziamento di massa, hanno proclamato lo sciopero ad oltranza e picchetti in tutti gli stabilimenti del gruppo del presidente Minozzi, villa privata di gran lusso compresa. Grazie alla lotta, sono riusciti a riprendere il lavoro in fabbrica. Lo stesso stanno facendo oggi i lavoratori dell'Emilceramica di Solignano (116 licenziamenti), che stanno organizzando presidi permanenti davanti allo stabilimento con blocco delle merci in uscita ed entrata. Ma non basta: i padroni vanno avanti e, anche all'Iris, restano in campo centinaia di esuberi.
C'è una sola strada possibile per salvare il posto di lavoro: che lo Stato espropri le aziende che chiudono e licenzino!
La gestione passi ai lavoratori!
Il Partito di Alternativa Comunista - sezione di Modena esprime piena solidarietà ai lavoratori delle fabbriche e delle aziende che licenziano e appoggia gli scioperi e le lotte dei lavoratori. Solo uniti si vince! Costruiamo, anche nella nostra provincia, un coordinamento degli operai di tutte le fabbriche che chiudono e licenziano per organizzare la lotta e difendere il posto di lavoro!
Se vuoi contribuire a costruire un coordinamento di operai nel modenese che unisca le lotte dei lavoratori dei distretti industriali di tutta la provincia contattaci a questi recapiti: 3394836737 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..