Scioperare per lottare, lottare per colpire!
Volantino del Pdac per gli scioperi di Cgil e Uil
La legge di bilancio in discussione aggraverà ulteriormente le già drammatiche condizioni di vita di milioni di persone tra lavoratori, studenti, disoccupati e pensionati.
Il governo guidato da Giorgia Meloni continuerà l’opera di massacro verso la classe lavoratrice, iniziata dai precedenti governi sostenuti dal Pd e dal M5s; nello specifico, questa legge di bilancio, colpirà i poveri e i disoccupati e premierà i redditi dei benestanti, aumenterà la precarietà con l’introduzione dei voucher e taglierà ulteriori risorse alla scuola e alla sanità. La crisi economica, aggravata dalla pandemia, ha lasciato per strada un milione di posti di lavoro (in maggioranza donne!) e migliaia di licenziamenti per chiusure, ridimensionamenti e delocalizzazioni.
Contestualmente nella scuola è stato firmato, senza nemmeno un’ora di sciopero, un rinnovo contrattuale da 40 euro netti al mese; e importanti contrattazioni collettive come il Ccnl gomma-plastica, che comprende i colossi del pneumatico (Pirelli, Michelin, Bridgestone, Yokoama ecc.) e il Ccsl dei gruppi Stellantis, Ferrari, Cnh e Iveco, sono in fase di rinnovo sulla base di piattaforme che confermano l’impianto delle cosiddette e famigerate «relazioni industriali» che hanno, negli ultimi decenni, impoverito i lavoratori e ingrassato le burocrazie sindacali: dagli enti bilaterali al welfare contrattuale, passando per i fondi di categoria e il rafforzamento della contrattazione di secondo livello.
Così non si può andare avanti!
Dobbiamo arrestare e respingere gli attacchi dei capitalisti e dei loro governi!
E per farlo è necessario unire e radicalizzare le lotte, perché lo sciopero è lotta, non esibizione, e la lotta dev’essere incisiva, deve colpire il nemico di classe così come i padroni colpiscono i lavoratori: quattro ore articolate regionalmente senza assemblee preparatorie e comunicate ai lavoratori pochi giorni prima servono solamente a lavare la coscienza sporca di qualche burocrate! Non possiamo fermarci qui! Le decontribuzioni e defiscalizzazioni che oggi vengono richieste a gran voce dalle direzioni dei sindacati confederali si riverseranno domani sulle nostre pensioni e sui servizi universali e pubblici per tutti: basta tagliare pensioni e stato sociale per tutelare i profitti plurimilionari dei Paperoni!
Facciamo appello a tutte le lavoratrici e i lavoratori di tutti i sindacati a unirsi nella lotta contro il comune nemico di classe: i capitalisti e i loro governi! Dobbiamo seguire l’esempio dei lavoratori degli altri Paesi – dalla Francia all’Inghilterra – che stanno organizzando azioni di sciopero prolungate per respingere tutti gli attacchi dei padroni e dei loro governi.
Anche in Italia dobbiamo unire tutte le vertenze in lotta, a partire dalle mobilitazioni esemplari dei lavoratori e delle lavoratrici Alitalia, Gkn, Almaviva Gse, Whirlpool, ex Ilva ecc., per arrivare a un grande sciopero generale per tutte le categorie pubbliche e private, come prima tappa e momento culminante di un percorso di mobilitazione prolungata che passi dalle assemblee nelle fabbriche e rimetta al centro i veri protagonisti della lotta di classe: i lavoratori!