Pesante
repressione della lotta
dei facchini alla Bormioli di Fidenza
Diversi feriti e circa 40 fermi, tra cui un dirigente di Alternativa Comunista
dei facchini alla Bormioli di Fidenza
Diversi feriti e circa 40 fermi, tra cui un dirigente di Alternativa Comunista

Venerdì 8 gennaio il presidio dei facchini
del Si.Cobas alla Bormioli di Fidenza è stato brutalmente aggredito dalla
polizia, con vari feriti e una quarantina di fermi, tra operai e solidali. I
compagni fermati - tra cui anche un dirigente di Alternativa Comunista, il
compagno Mirko Seniga - sono stati caricati sulle camionette della polizia e
portati in questura a Parma (dove sono stati trattenuti per quasi dieci ore).
Il Pdac, anche nei giorni precedenti, ha sostenuto attivamente, con la presenza militante sul posto, il picchetto dei facchini, a difesa delle loro legittime ragioni. Alla cooperativa in appalto per cui lavoravano questi operai ne è subentrata una nuova, che si è rifiutata di riassumere tutti i lavoratori, preannunciando anche un peggioramento delle condizioni contrattuali. I facchini hanno intrapreso, da subito, una dura lotta, con sciopero e picchetti 24 ore su 24 davanti ai cancelli della Bormioli. La lotta operaia non si è fermata nemmeno l'ultimo dell'anno: i facchini hanno "festeggiato" l'arrivo del 2016 davanti ai cancelli!
Ecco allora che, di fronte alla determinazione degli operai, padroni e padroncini, per difendere i loro profitti miliardari, non hanno esitato a ricorrere alla repressione poliziesca. Analoghi fatti sono avvenuti, nelle stesse ore, ad un picchetto di sciopero al Penny Market di Desenzano del Garda (tre fermi e vari feriti).
Ma la repressione non fermerà le lotte! Il Partito di Alternativa Comunista è e sarà al fianco degli operai in lotta, alla Bormioli come in ogni altra fabbrica. Facciamo appello ad estendere la solidarietà di classe alla lotta dei facchini di Fidenza, premessa indispensabile per respingere la repressione.
Il Pdac, anche nei giorni precedenti, ha sostenuto attivamente, con la presenza militante sul posto, il picchetto dei facchini, a difesa delle loro legittime ragioni. Alla cooperativa in appalto per cui lavoravano questi operai ne è subentrata una nuova, che si è rifiutata di riassumere tutti i lavoratori, preannunciando anche un peggioramento delle condizioni contrattuali. I facchini hanno intrapreso, da subito, una dura lotta, con sciopero e picchetti 24 ore su 24 davanti ai cancelli della Bormioli. La lotta operaia non si è fermata nemmeno l'ultimo dell'anno: i facchini hanno "festeggiato" l'arrivo del 2016 davanti ai cancelli!
Ecco allora che, di fronte alla determinazione degli operai, padroni e padroncini, per difendere i loro profitti miliardari, non hanno esitato a ricorrere alla repressione poliziesca. Analoghi fatti sono avvenuti, nelle stesse ore, ad un picchetto di sciopero al Penny Market di Desenzano del Garda (tre fermi e vari feriti).
Ma la repressione non fermerà le lotte! Il Partito di Alternativa Comunista è e sarà al fianco degli operai in lotta, alla Bormioli come in ogni altra fabbrica. Facciamo appello ad estendere la solidarietà di classe alla lotta dei facchini di Fidenza, premessa indispensabile per respingere la repressione.

Unità e solidarietà di
classe contro i padroni!
Autodifesa dei lavoratori in sciopero contro la repressione!
Toccano uno, toccano tutti!
Autodifesa dei lavoratori in sciopero contro la repressione!
Toccano uno, toccano tutti!