Con i lavoratori della Ferrari e della Sicar
NO AI LICENZIAMENTI!
La sezione modenese del Pdac è al fianco dei lavoratori della Ferrari in mobilitazione contro un piano di licenziamento che prevede 270 esuberi.

L'atteggiamento ignobile dell'azienda si commenta da solo. Prima l'azienda ha negato l'erogazione del premio di risultato, che gli operai aspettavano per il 30 aprile: per ottenere il pagamento del premio i lavoratori della Ferrari hanno organizzato un presidio davanti alla sede di Confindustria a Modena. In quell'occasione, durante l'incontro tra i rappresentanti sindacali e i rappresentanti padronali, l'azienda ha comunicato che "purtroppo non sono stati raggiunti gli obiettivi che erano stati concordati" e ha annunciato l'intenzione di licenziare 270 lavoratori (120 impiegati e 150 operai). Di più: i vertici aziendali, che si sono invece divisi abbondantemente i "premi di risultato" rimpinguando le loro tasche, hanno provocatoriamente affermato che "il premio di risultato verrà accordato solo in cambio dell'accettazione del piano di esuberi"! Una vera e propria beffa ai danni dei lavoratori, come la proposta di accogliere provvedimenti quali il taglio delle pause, l'aumento dei ritmi fino a 18 turni settimanali. E' anche la dimostrazione del fatto che gli accordi nazionali firmati dalle burocrazie dei sindacati concertativi relativi alla contrattazione di secondo livello non sono altro che una presa in giro ai danni dei lavoratori: tanto più in un periodo di crisi, i "premi" esistono solo per i padroni, mai per i lavoratori. Le burocrazie sindacali che hanno firmato accordi al ribasso - quelle della Cisl e della Uil anzitutto, ma anche quelle della Cgil - sono complici del massacro sociale in corso, che priva i lavoratori anche del diritto a un posto di lavoro.
La risposta dei lavoratori Ferrari è arrivata fin da subito. Dopo il presidio di lunedì, martedì gli operai in assemblea hanno proclamato uno sciopero per il giorno stesso e per quello successivo. Venerdì in assemblea verranno discusse, oltre agli scioperi, anche altre azioni di lotta interne all'azienda. Durante lo sciopero di mercoledì c'è stata anche una grave provocazione da parte dei padroni. Riportiamo quanto scrivono in un comunicato i compagni della Rsu Fiom Ferrari: "Durante lo sciopero del 11-5-2010 un lavoratore viene aggredito e picchiato da alcuni ospiti della Ferrari davanti alle portinerie dell'azienda. Prognosi 14 giorni di riposo. Ecco l'azienda paradiso del Presidente Montezemolo. Oltre ai ricatti, si lasciano circolare in azienda degli ospiti dopo che hanno aggredito un lavoratore che rivendica i propri diritti".
La sezione modenese di Alternativa Comunista è al fianco degli operai della Ferrari e fa appello a tutte le organizzazioni dei lavoratori, agli operai delle altre fabbriche, ai comitati di lotta affinché sostengano concretamente - come hanno fatto i precari della scuola di Modena al presidio davanti a Confindustria - la lotta dei lavoratori della Ferrari. Esprimiamo la nostra solidarietà anche agli operai della Sicar di Carpi in lotta contro i licenziamenti: dopo 50 ore di sciopero e un presidio permanente durato mesi, gli operai hanno deciso di organizzare un presidio permanente anche all'interno dell'azienda.
Solo con la lotta ad oltranza e il coordinamento delle lotte potremo respingere l'attacco padronale. La crisi la paghino i padroni, non i lavoratori!
Pdac - Sezione di Modena