Gkn: migliaia di operai di tutto il Paese in piazza contro i licenziamenti
di Diego Bossi (operaio Pirelli)
Sabato 24 luglio si è svolta a Campi Bisenzio (FI) la manifestazione nazionale contro i 442 licenziamenti avvenuti alla Gkn, industria del settore automotive e fornitrice del gruppo Stellantis. Pochi giorni dopo il decreto del governo Draghi che, su mandato di Confindustria, ha sbloccato i licenziamenti, la Gkn ha chiuso i battenti lasciando per strada centinaia di operai. Un colpo durissimo che ha coinvolto anche l'indotto e l'intero tessuto economico del territorio e che si aggiunge ad altre centinaia di lavoratori che in questi giorni sono stati licenziati e stanno lottando per il posto di lavoro: Gianetti ruote (152), ex Embraco (400), Timken (106), Whirpool (327), ecc. Quando non si tratta di chiusure e delocalizzazioni ci troviamo di fronte a una lunga serie di licenziamenti collettivi per ristrutturazioni e riduzioni del personale.
Un'ondata di licenziamenti tutt'altro che inaspettata e che svela le gravi responsabilità delle direzioni dei maggiori sindacati confederali che, a partire da quella della stessa Cgil, non solo non hanno organizzato il conflitto necessario, ma hanno anche dato il via libera allo sblocco dei licenziamenti con l’accordo sottoscritto il 29 giugno. Di fatto, hanno lasciato passare il più grave attacco alla classe lavoratrice del ventunesimo secolo, un attacco che la stessa Banca d'Italia stima in 500 mila posti di lavoro a rischio. (1)
La manifestazione di Campi Bisenzio ha visto la partecipazione di migliaia di lavoratori giunti da ogni parte d'Italia e la presenza di tutti i sindacati. Un folto corteo ha sfidato per diversi chilometri un sole cocente, passando di fronte ad altre fabbriche e bloccando la superstrada. Tante le delegazioni di operai in lotta e tanti anche i messaggi di solidarietà arrivati in questi giorni agli operai Gkn, come quello del comitato Tutti a bordo – No Ita (il comitato delle lavoratrici e dei lavoratori Alitalia che lottano contro lo smantellamento della compagnia). Noi di Alternativa comunista eravamo presenti e continueremo a sostenere la lotta dei lavoratori Gkn e di tutti i lavoratori in lotta per i difendere il posto di lavoro, auspicando che la manifestazione nazionale di sabato non sia il culmine di un tributo di solidarietà, ma l'inizio di un percorso di lotte unitario che si evolva coinvolgendo tutte le categorie e sfoci un vero sciopero generale, dove tutte le lavoratrici e i lavoratori organizzati in tutti i sindacati o meno incrocino le braccia e blocchino il Paese.