Democrazia sindacale a intermittenza?
No grazie!
In
questi anni il nostro partito non ha lesinato critiche molto dure all’azione
sindacale della direzione della Fiom, anche quando queste critiche potevano
apparire impopolari, quando cioè la Fiom e Landini erano presentati da stampa e
televisioni come l’ultimo baluardo dei lavoratori contro l’attacco di padroni e
governo.
Abbiamo
criticato la scelta di combattere il modello Marchionne non con le lotte ma
esclusivamente coi ricorsi in tribunale, così come abbiamo criticato il
riavvicinarsi del sindacato dei metalmeccanici alla maggioranza della Cgil,
accettando l’accordo del 28 giugno 2011 (che distruggeva il contratto
nazionale), poi sottoscrivendo l’accordo della vergogna del 31 maggio, infine
sostenendo il documento della Camusso per il XVII congresso della Cgil.
Allo
stesso tempo non abbiamo esitato a denunciare le minacce e le intimidazioni che
il gruppo dirigente e i delegati della Fiom hanno cominciato a subire dalla
maggioranza Cgil quando si sono rifiutati di sostenere il regolamento attuativo
dell’accordo sulla rappresentanza dello scorso 10 gennaio.
Tuttavia
vogliamo dire chiaramente che la richiesta di democrazia sindacale non può
essere una rivendicazione che si avanza a intermittenza. Fino al 10 gennaio, e
ancora oggi, l’apparato della Fiom ha fatto di tutto per impedire che al
congresso Cgil ai sostenitori del secondo documento venissero riconosciuti
pieni diritti di agibilità sindacale.
Ma
fatti ben più gravi mettono in pericolo la democrazia sindacale. Come denunciano
i delegati della Flmu-Cub Electrolux di Solaro, a causa di accordi nazionali e
aziendali sottoscritti anche dalla Fiom, è loro impedito di partecipare alle
trattative aziendali nonostante siano il primo sindacato alle ultime elezioni
delle Rsu.
Si
tratta di un fatto gravissimo, soprattutto oggi che i lavoratori Eletrolux
stanno sperimentando in prima persona un pesantissimo attacco al loro lavoro,
al salario e ai diritti, sferrato da una “santa alleanza” formata da Governo,
padroni e partiti che si definiscono antisistema come il M5S.
Sottoscriviamo
l’appello inviato dalla Rsu di Solaro a Landini perché il segretario della Fiom
si adoperi per far si che quel sindacato possa partecipare a pieno titolo alle
trattative. Chiediamo anche che ciò si deve verificare in ogni azienda dove i
sindacati di base vengono relegati in uno stato di clandestinità di fatto. Chiediamo
anche che la Fiom si schieri a fianco dei lavoratori della logistica della
Granarolo, denunciando il ruolo complice dei sindacati di categoria aderenti a
Cgil, Cisl e Uil.
Dipartimento sindacale del Pdac
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Qui sotto il comunicato della Rsu Electrolux Solaro:
CARO LANDINI, ANCHE LA FIOM DISCRIMINA?
Oggi riprendono gli incontri per la vertenza Electrolux.
Come
delegati della Flmu-Cub di Solaro non siamo convocati, nonostante il fatto che
alle ultime elezioni delle rsu, siamo risultati il primo sindacato tra gli
operai, ottenendo due eletti.
Tutto
ciò avviene perché Electrolux e Fiom-fim-uilm nazionale, con la firma di una
serie di accordi aziendali, hanno stabilito che le rappresentanze alle
trattative siano solo quelle di Cgil-Cisl-Uil e non quelle votate dai
lavoratori.
La
stessa cosa che tu contesti dell’accordo firmato dalla Cgil.
Ti
ricordiamo inoltre che, quando in azienda i lavoratori ci chiedono di
intervenire sui vari problemi, ci sentiamo dire da azienda e sindacati
confederali, che tutti i problemi aziendali sono di competenza delle varie
commissioni costituite solo dalle rsu di Fim-Fiom-Uilm.
Sicuri di un tuo intervento,
Rsu Electrolux Solaro