di Pasquale Cordua
La mattina di sabato 25 marzo, nella Aula Magna della Facoltà di Ingegneria di Napoli, lo Slai-Cobas ha tenuto un'assemblea a sostegno delle lotte alla Fiat di Pomigliano e contro i licenziamenti di rappresaglia che la direzione dell'azienda, spalleggiata dalle Organizzazioni sindacali, ha effettuato contro otto operai, tutti appartenenti allo Slai.
La sala era gremita; oltre cinquecento i presenti. E' stato proiettato il filmato della assemblea durante la quale è esplosa la contestazione al contratto dei metalmeccanici ed ai burocrati che si ostinavano a volerlo difendere. Numerosi anche gli interventi di fabbriche, realtà di lotta e di precariato che hanno sperimentato le stesse forme di repressione antiproletaria, provenienti dalla provincia napoletana ma anche da Roma, Milano, Bergamo, dalla Sicilia, Toscana, Umbria. Molte le contestazioni alla completa assenza di Rifondazione e forti critiche al programma dell'Unione nelle parole di operai per niente convinti che Prodi sia l'alternativa al governo Berlusconi.
Per Progetto Comunista Rifondare l'Opposizione dei Lavoratori, che era tra i copromotori dell'assemblea, è stato chiamato ad intervenire Francesco Ricci che ha ribadito la necessità di un coordinamento delle lotte proletarie ed ha riassunto i contenuti dell'appello per riprendere il percorso di rifondazione di una forza coerentemente comunista e rivoluzionaria, a maggior ragione visto il ruolo assegnato al PRC e la risposta dei suoi vertici, ormai del tutto subordinati ed allineati alle volontà del centro moderato dell'Unione. Nell'intervento Ricci ha analizzato le prospettive politiche del dopo-elezioni, i compiti più urgenti delle avanguardie, la necessità di sviluppare ed estendere le lotte operaie e quelle contro la precarizzazione, sostenendo inoltre la necessità della costruzione di una forza politica che, oltre ad impegnarsi nelle lotte e fra i movimenti, ponga obiettivi più avanzati sul piano del potere politico.